Come oggi, 214 anni fa, nasceva Victor Hugo. Grande romanziere, scrittore, uomo impegnato in tantissimi fronti per la giustizia sociale. La sua vita privata fu molto travagliata e piena di cambiamenti.
Viviamo, parliamo, il cielo e le nuvole
sopra la testa; diletto traiamo dai libri dei vecchi saggi,
Virgilio leggiamo e Dante; allegri andiamo
in pubblica vettura e in luoghi ameni;
agli scatti di risa dell’albergo e della locanda ci uniamo.
Lo sguardo fuggitivo di una passante ci turba.
Amiamo, riamati, felicità che ai Re manca!
S’ode il canto degli uccelli nei boschi;
al mattino ci si sveglia e tutta una famiglia
vi abbraccia: una madre, una sorella, una figlia!
Pranziamo sbirciando il giornale. Ogni giorno
mescoliamo pensieri speme lavoro amore.
La vita giunge con le sue mosse passioni,
si spreca il suo verbo nelle tristi riunioni.
Per quanto noi poniamo è la sorte che dispone,
e deboli e forti ci sentiamo, piccoli e grandi,
massa nella folla, anima nella tempesta.
Tutto arriva e passa; ora nel lutto, ora nella festa.
Eccoci riuscire, indietro cacciati, strenui lottare
Indi il vasto della morte e profondo silenzio arrivare!
11 luglio 1846, di ritorno dal cimitero
Les Contemplations, poesia XI del libro IV.
Victor Hugo scrisse questa poesia in occasione della morte di Claire, giovane figlia ventenne della compagna Juliette Drouet .
…Tutto arriva e passa … Vero. E’nel fare tesoro di quel tutto l’arduo compito.
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Hai ragione e concordo. La cosa più difficile sta proprio nel filtrare l’esperienza.
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Non siamo padroni di niente in questa vita, il destino comanda sempre
Godiamo se possiamo per dare un senso alla vita che passa
Grazie, carissimo, apprezzata molto
Un abbraccio
Mistral
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